10 Percorsi attorno al Lago del  Cerreto

1 Celeste

Si parte dal piazzale del Lago e si scende verso il Pranda, lungo la ex pista da sci. Giunti allo spiazzo alla base della pista si imbocca il sentiero accanto al canale Cerretano, che si attraversa su un ponticello di legno. Si percorre la sterrata sino all’incrocio con la strada principale del Pranda, che si risale per circa 150 metri fino al sentiero che scende a destra in direzione del monte Zuccalone (649B). Si svolta a sinistra seguendo l’indicazione passo Crocetta e si giunge alla provinciale, che si percorre per brevissimo tratto in direzione valle dell’Inferno, si attraversa la strada e ci si inoltra sullo GEA00 per il passo del Cerreto. Qui, nei pressi dell’albergo Giannarelli, tenendosi sempre sulla GEA00 a mezza costa, giungiamo al Passo dell’Ospedalaccio. Qui, al bivio con il 671, troviamo una strada carrareccia che dobbiamo percorrere verso destra per circa 500 metri fino al sentiero 675, posto alla ns sinistra, che sale nel bosco tra abeti e faggi, sino a raggiungere un grande prato, detto Prataccio, circondato da uno splendido anfiteatro di montagne (monte Alto, Alpe di Succiso e Casarola). Attraversiamo il prato in direzione del monte Alto e qui si incontra, fra varie polle, la sorgente del Secchia a quota 1536 mt. Per il ritorno si consiglia di utilizzare il sentiero 671 (GEA00), che in falsopiano fra faggete e carbonaie, dopo aver incontrato la fresca fonte dei Linguazzi, sbuca sulla costa della Marinella a mt 1533, con ampia vista panoramica. Da qui inizia un tratto in discesa che giunge al passo dell’Ospedalaccio. Percorriamo a ritroso il percorso dell’andata sino al passo del Cerreto e della Crocetta, nei pressi all’ex ristorante Belvedere. Stiamo sulla GEA00, ora sterrata, per circa 200 mt., e a sinistra si entra nel bosco con direzione di Cerreto Laghi. Si sale rapidamente fino alla cima e poi si segue la recinzione del villaggio a bungalows, si piega a destra e si attraversa il Rio Bianco su un ponticello in legno. Tenendo la sinistra si percorrono i sentieri 649B e 649A) che ci riporteranno al lago con un percorso in falso piano per la via monte Nuda, sul retro del palaghiaccio e della chiesa.

Piazzale del Lago -> Lago Pranda -> Passo del Cerreto -> Sorgenti del Secchia -> Passo Croccetta -> Sentiero degli Alpini -> Piazzale del Lago

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2 Blu

Si parte dal piazzale del lago e si scende lungo il sentiero 649 fino al rifugio del Pranda, che ci lasciamo a sinistra e scendiamo per la strada del Tornello ed al bivio a sinistra sull’ampia sterrata (strada del Morale), in direzione Cerreto Alpi. Fino ad incontrare sulla destra il sent. 649E, che entra nel bosco del Morale e ci porta in pochi minuti direttamente a Cerreto Alpi, costeggiando la sponda destra del canale Cerretano. Qui giunti attraversiamo a sinistra il ponte sul canale e ci incamminiamo sulla strada selciata verso il paese. Nel borgo, tra i più suggestivi dell’alto Appennino reggiano, spiccano la chiesa di S. Giovanni Battista del XII secolo ed il vecchio mulino ad acqua per la macinatura delle castagne, recentemente restaurato. Il cammino riprende dal borgo (sent. 649) salendo verso SW, prosegue quasi pianeggiante per l’antica via di Lunigiana, storico collegamento tra la val Padana ed il mar Tirreno. La strada costeggia l’antica locanda della Gabellina (punto di riscossione daziaria nei primi anni trenta dell’800), successivamente trasformata in albergo, gestito per molti anni dalla famiglia di Cesare Zavattini. Qui il sentiero 649 effettua una secca svolta a sinistra e, dopo aver attraversato la statale n° 63 per due volte, si inerpica per la località Puntara, fino a raggiungere la Borra del Finocchio, quindi il lago Pranda, che percorreremo a piacere in senso orario o antiorario, per risalire quindi per la pista fino al lago Cerretano.

Piazzale del Lago -> Lago Pranda -> Strada del Tornello -> Strada del Morale -> Cerreto Alpi -> La Gabellina -> Lago Pranda

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3 Arancio

Questo itinerario potrebbe essere denominato anche percorso dei “cinque laghi”, in quanto permette di visitare in breve tempo i principali laghi del sistema lacustre Cerretano. Si parte dal piazzale del lago in direzione nord-est verso la pista da sci del Pranda (ormai dismessi),e si discende fino al pianoro di arrivo. Tenendoci sulla sinistra si costeggia il canale Cerretano fino al secondo ponticello che si attraversa e si sale nel bosco seguendo la carrareccia, ben segnalata, e utilizzata d’inverno per lo sci da fondo. Si prosegue quindi in discesa e, oltrepassato un altro ponticello si percorre un tratto in salita di circa 100 metri e, trascurando l’invito del sentiero 649 verso il lago Pranda, si prende a sinistra il sentiero in direzione del lago Le Gore. E’ un piacevole lago inserito in un ambiente altrettanto suggestivo e tranquillo, che merita una sosta in una delle panchine che vi si affacciano. Si sale quindi nel bosco in direzione nord-est, seguendo con attenzione la segnaletica sugli alberi, in quanto la traccia a terra in questo tratto può non essere ben visibile. Si raggiunge dopo circa 20 minuti il largo sentiero che scende dalla strada provinciale e si percorre in discesa per circa 50 metri, per continuare nel sentiero a sinistra, che in posizione lievemente più rilevata corre in parallelo alla strada principale e, dopo circa 100 metri, scende sulla larga sterrata del Pranda che si attraversa in piena curva e, restando sul sentiero 649B, si scende a sinistra in una valletta con un piccolo sistema lacustre di origine glaciale. Si sale nuovamente in direzione della strada del Pranda, la si attraversa e si entra nel bosco, da percorrere in discesa fino ad incontrare il sentiero 649; da qui si costeggia in senso orario il lungolago del Pranda, si aggira il rifugio, e sulla sinistra troveremo il logo Scuro e il lago Vivaio, che potremo costeggiare in senso orario su un sentiero, che conduce nuovamente sul 649. Ai piedi della pista del Pranda ci attende una “bella” salita, che ci conduce all’ultimo lago di questo percorso.

LAGO LE GORE -> LAGO PRANDA -> LAGO SCURO -> LAGO VIVAIO -> LAGO DEL CERRETO

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4 Rosa

Si parte dal piazzale del lago e dopo circa 100 mt. si sale a sinistra per via monte Nuda e dopo circa altri 50 metri si svolta nuovamente a sinistra. Raggiungiamo la fine della strada asfaltata, nei pressi della recinzione della pista da discesa n. 0 e dell’ultimo condominio. Si entra nel bosco sulla sinistra e si sale dolcemente, fino alla quota massima di mt. 1390, ponendo molta attenzione ai segnavia, poiché la traccia del sentiero può essere coperta dalle foglie. Si discende quindi sempre nel bosco (qui il sentiero è più evidente), si giunge ad una piccola radura, attraversata da un delizioso ruscello, che si supera sopra un piccolo ponte in legno. Dopo breve tratto sul sentiero, si giunge ad una sterrata in discesa, che in pochi minuti ci conduce alla strada asfaltata che passa alle spalle del palaghiaccio e della chiesa, e quindi ci porta al lago Cerretano. Questo percorso facile e di breve durata è utile per prendere confidenza con i sentieri ed il bosco, presentando tutte le tipologie di tracciato, le caratteristiche morfologiche e la segnaletica utilizzata.

Piazzale del Lago -> Via monte Nuda -> Bosco -> Strada sopra Palaghiaccio -> Via Monte Nuda -> Lago Cerretano

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5 Viola

Si parte dal piazzale del lago, si scende per la provinciale, fino al Largo Brigate Alpine, con i suoi maestosi massi rappresentanti le rocce alpine con incastonati gli stemmi delle varie Brigate. Nei pressi della fontana, si sale a sinistra a lato del palaghiaccio e si entra nel boschetto di faggi a destra, risalendo il sentiero fino ad una sterrata, che si percorre per poche decine di metri, quindi si svolta a sinistra nel sentiero degli alpini (649A). Giunti al primo bivio, si prende a sinistra in direzione del bivacco Rosario, fino a raggiungere ed imboccare il sentiero GEA00 (mt. 1330), quindi a sinistra in salita comincia il tratto più scosceso e faticoso, che alterna tratti rocciosi a boschetti di faggi. All’uscita dell’ultimo boschetto, in vista della radura che sale verso la cresta, chiamata Vallone dell’Inferno, di chiara origine glaciale, si lascia il sentiero principale e tenendoci a sinistra in poche decine di metri si raggiunge il bivacco Rosario (mt. 1612). Questa graziosa capanna in legno è sempre aperta e offre rifugio in caso di maltempo e ricovero per un eventuale pernottamento, esssendo dotata di 2 posti letto ed di una stufetta. La legna è facilmente reperibile nelle vicinanze, così come l’acqua che sgorga da una fonte nella roccia di arenaria ai piedi dell’attiguo monte Forame. Una piccola dotazione di alimenti di prima necessità è normalmente disponibile. Si raccomanda in occasione della vostra visita di contribuire al mantenimento di tale scorta. Il ritorno si effettua in discesa per la solita via, tenendoci sul sent. GEA00 fino al bivio con il 649A, che troviamo sulla ns. destra e che percorreremo fino a Cerreto Laghi.

Piazzale del Lago -> Piazzale delle Brigate Alpine -> Sentiero degli Alpini -> bivio per bivacco Rosario -> Bivacco Rosario

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6 Rosso

Si parte dal piazzale del lago e si sale la scalinata poco prima del Park Hotel (649) fino alla strada asfaltata (via Belfiore), che si percorre in salita per circa 80 mt., indi alla sbarra si imbocca la strada Nardini (649C). Si tralascia il primo bivio per monte Maccagnino, si prosegue sulla sterrata e dopo circa 15′, giunti al bivio per il torrente Riarbero, si scende a sinistra in direzione del fondovalle di Belfiore (647B) per proseguire in direzione nord (647). Dopo poche centinaia di metri incontriamo il Rio Torbido, così chiamato per il colore biancastro delle sue acque. Qui vale la pena fare una breve deviazione per visitare la grotticella di origine carsica, dove emergono affioramenti di gessi e calcari triassici. Anche il vicino torrente Riàrbero (anticamente Rialbo, da rio albo, “bianco”) e, sul versante toscano, il paese di Sassalbo, richiamano nel nome il colore bianco delle rocce. Ritorniamo sui nostri passi, guadiamo il Rio Torbido e continuiamo sul 647 fino al bivio con il 647C; qui svoltiamo a sinistra e ci inerpichiamo nel bosco che sale piuttosto ripidamente fino ad incrociare il sent. 649D, proveniente dal monte Maccagnino. A questo punto per il rientro proseguiamo sul sent. 647C, che diviene strada sterrata in discesa fino alla pista da sci n° 3. Questa si deve attraversare a vista in diagonale, non essendovi traccia di sentiero, facendoci guidare dalla segnaletica ben evidente sull’altro lato della pista. Più sotto si entra nuovamente nel bosco, dove una larga sterrata conduce ai margini della pista da sci di Vallefonda, che con ampie curve sale al condominio Cozzani. Si rientra al lago Cerretano per via Belfiore. Questo percorso può essere variato con la prosecuzione sul 647 per circa 500 mt, fino al bivio a sinistra, che porta alle falde est della Maccagnina, e successivamente svoltando ancora a sinistra, seguiamo la strada del Tornello fino al lago Pranda, e risaliamo al lago Cerretano.

Piazzale del Lago -> Via Belfiore -> Sterrata Nardi -> Torrente Riarbero -> Bivio per Monte Maccagnino -> Condominio Cozzani

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7 Verde Chiaro

Dal piazzale del lago si scende per la provinciale fino al piazzale delle Brigate Alpine, con i maestosi massi rappresentanti le rocce delle montagne delle Alpi. Giunti alla fontana, si sale sul sentiero degli Alpini (649A), fino al bivio per loc.tà Belvedere, ove si prende a destra (649B). Si costeggia sulla sinistra la recinzione del Villaggio Rio Bianco e, giunti alla sommità del bosco, si scende per il ripido sentiero che conduce alla GEA00. Qui prendiamo a destra fino alla strada provinciale e, al primo bivio, si svolta a sinistra e si scende per il 96A nel bosco fino a quando intravediamo, tra i faggi, la sagoma del lago Padule. Teniamo la stessa quota e, in vista della Statale 63, svoltiamo seccamente a sinistra e per ripida discesa giungiamo al lago Padule. Qui si consiglia una breve deviazione (5 minuti) sul sentierino lungo il lago per una piacevole sosta presso una postazione in legno per la pesca, con splendida vista sull’anfiteatro glaciale del Vallone dell’Inferno. Torniamo indietro per riprendere il percorso in senso antiorario intorno al lago, percorriamo la larga sterrata, che dopo aver piegato a sinistra giunge al sentiero che ci porta rapidamente in salita al 96A. Lo percorriamo in direzione del passo Crocetta, fino a ritrovarci sulla strada Provinciale. La attraversiamo e la percorriamo per breve tratto sul lato destro, fino ad imboccare il 649B che entra nel bosco sulla destra. La partenza è un po’ ripida nella prima parte e si raccomanda di seguire attentamente i segnali sugli alberi. Giunti al canale si risale sul versante opposto fino al bivio per il monte Zuccalone. Qui si svolta a destra e, dopo circa 200 metri, torniamo sulla sterrata del Pranda, che percorriamo per breve tratto e, restando sempre sul 649B, proprio nell’ampia curva, discendiamo in una piacevole valletta con alcuni piccoli laghi di origine glaciale. Si torna quindi sulla sterrata, che si attraversa, e si scende rapidamente nel bosco fino al lungolago, che percorreremo a piacimento in senso orario o antiorario, per risalire la pista del Pranda e raggiungere il piazzale del lago Cerretano.

Sentiero Alpini -> Loc. Belvedere -> Gea 00 -> Passo Crocetta -> Lago Padule -> giro del lago -> risalita verso Crocetta (96B) -> 649B -> Monte Zuccalone -> Lago Pranda

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8 Verde

Si parte dal piazzale del lago e si sale per via Monte Nuda, si oltrepassano la chiesa ed il palaghiaccio fino ad una sterrata in discesa, che si percorre per poche decine di metri, quindi si svolta a sinistra nel sentiero degli Alpini (649A) e al primo bivio si prosegue a destra (649B) verso la loc. Belvedere/Crocetta. Si supera il ponticello in legno sul Rio Bianco, indi a sinistra fino a costeggiare la recinzione del villaggio a bungalows, quindi si discende rapidamente verso le case della loc.tà Belvedere. Si svolta a destra e ci si immette nel sentiero 00GEA, che è in questo tratto diviene una carrareccia, che ci conduce al passo della Crocetta e alla strada provinciale. Questa si percorre in direzione del passo del Cerreto, per circa 50 mt. e, tenendo la destra (649B), si entra nel bosco in direzione del monte Zuccalone, che si raggiunge in circa 40 minuti e merita una breve deviazione, in quanto offre una magnifica vista panoramica della catena del Casarola, del monte Ventasso e della Pietra di Bismantova. Si riprende il 649B fino alla strada sterrata del Pranda e dopo circa 80 metri si scende a sinistra in una valletta con alcuni laghetti di origine glaciale e si risale quindi verso la strada del Pranda che si attraversa, si entra nel bosco e si discende verso il lungolago (649), che possiamo percorrere in senso orario, non trascurando una piacevole sosta in una delle panchine panoramiche del parco prato Pranda, prima dell’ultima fatica per risalire la pista Pranda e quindi raggiungere il lago Cerretano. Questo percorso può essere variato con la prosecuzione sul 647 per circa 500 mt, fino al bivio a sinistra, che porta alle falde est della Maccagnina, e successivamente svoltando ancora a sinistra, seguiamo la strada del Tornello fino al lago Pranda, e risaliamo al lago Cerretano.

Piazzale del Lago -> Via Monte Nuda -> Sentiero degli Alpini -> Loc.tà Belvedere -> Passo Crocetta -> Monte Zuccalone -> Lago Pranda -> Lago Cerretano

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9 Giallo

Si parte dal piazzale del lago e si sale a sinistra la scalinata posta prima del Park Hotel (649) fino alla strada asfaltata (via Belfiore), che si percorre in salita per circa 80 mt. fino alla sterrata Nardini (649C). Da qui si procede per circa 10 minuti ed al bivio si entra a sinistra nel bosco (649D), in direzione del monte Maccagnino. Qui è bene seguire con attenzione i segnavia sugli alberi, in quanto la traccia del sentiero può essere coperta dalle foglie. Dopo altri 20′, costeggiando radure con cespugli di ginepro e profonde doline si giunge alla sommità del monte Maccagnino, che offre una splendida visione delle montagne che circondano il Cerreto. Si torna indietro per lo stesso sentiero fino al bivio per Cerreto Laghi (647C), indi si segue un sentierino a destra, che sfocia in una strada sterrata in discesa fino alla pista da sci n° 3. Questa si deve attraversare a vista in diagonale (non essendoci traccia di sentiero), facendoci guidare dalla segnaletica ben evidente sull’altro lato della pista. Più sotto si entra nuovamente nel bosco, dove una larga sterrata conduce ai margini della pista da sci di Vallefonda, che con ampie curve sale fino al condominio Cozzani. Si rientra al lago per via Belfiore.

Piazzale del Lago > Via Belfiore > Sterrata Nardini > Monte Maccagnino > Vallefonda > Condominio Cozzani

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10 Marrone

Percorso che richiede un buon allenamento, per la lunghezza e per la presenza di due salite impegnative in località “il Costone” e poco prima di arrivare al passo di Belfiore Si parte dal piazzale del Lago seguendo i segnavia del sentiero 649; si percorre la scalinata posta a sin prima del Park Hotel; quindi si prende la strada asfaltata che conduce verso gli ultimi condomini di Cerreto Laghi, percorrendo sempre la strada principale in salita che dapprima è asfaltata e quindi diventa una carrareccia; dopo tre curve (quota 1410) sulla sinistra troviamo l’indicazione del sentiero n. 649; esso è ben tracciato nel bosco, attraversa la nuova variante della pista da discesa n. 3 e quindi dolcemente e costantemente sale nel bosco. Dopo circa un’ora, al termine di una breve salita, si giunge in un tratto pianeggiante tagliato da due ruscelli. E’ questa la località Le Mandrie, che si estende verso l’alto a destra. Lasciato questo tratto pianeggiante, si affronta la salita impegnativa che porta al Costone, quindi si percorre una faggeta, con minime variazioni di altitudine ed attraversamento di alcuni prati, fin che il bosco non dirada ed inizia la salita che conduce al passo Belfiore. Quest’ultimo tratto di poco meno di 100 mt. di dislivello è consigliabile soltanto a persone ben allenate, ma vale la fatica una volta giunti sul crinale, per il magnifico panorama che si affaccia sui monti vicini. Proprio nella fase iniziale della salita troviamo il bivio con il sentiero 649 C, che successivanente dovremmo prendere per tornare a Cerreto Laghi. Questo conduce dolcemente alla strada carrareccia di mezza costa (strada Nardini), che incrociamo nei pressi della località Fontanini. Da questo punto percorriamo, con un’alternanza di brevi salite e discese, la sterrata che incrocia il sentiero 647 B per Riarbero ed il 649 D per monte Maccagnino e che ci riporta in circa 40′ nei pressi del condominio Cozzani, quindi al piazzale del lago.

Piazzale del Lago -> Le Mandrie -> Il Costone -> Passo di Belfiore -> Bivio presso Fontanini -> Bivio per Rialbero -> Bivio per Monte Maccagnino -> Piazzale del Lago

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