Funghi

Velenosi

Amanita phalloides
Tignosa verdognola

Amanita verna
Tignosa bianca

Amanita virosa
Tignosa di promavera

Cortinarius oreallanus
Cortinario orellano

Amanita muscaria
Ovulo malefico

Amanita pantherina
Tignosa bruna

Boletus satanas
Porcino malefico

Clitocybe dealbata
Clitocibe bianca

Entoloma lividum
Entoloma livido

Lactarius torminosus
Peveraccio delle coliche

Russula emetica
Colombina emetica

Tricoloma tigrinum
Agarico tigrato

Commestibili Comuni

Lactarius deliciosus
Lattario

Armillaria mellea
Chiodino, famigliola buona

Hydnum repandum
Steccherino dorato

Agaricus arvensis
Prataiolo maggiore

Macrolepiota procera
Mazza di tamburo

Russula aurata
Colombina dorata

Morchella rotunda
Spugnola gialla

Commestibili Limitazioni

Amanita caesarea
Ovulo buono, cocco

max 1 kg NO ad ovulo chiuso

Boletus edulis
Porcino, brisa

cappello min: 3 cm

(anche per le specie:
B. pinicola,
B. aereus,
B. reticulatus)

Calocybe gambosa
Prugnolo

max 1 kg cappello min: 2 cm

Cantharellus cibarius
Galletto, finferlo

cappello min: 2 cm

Norme per la raccolta dei funghi

Vediamo, in sintesi, le nuove norme stabilite dalla Regione Emilia-Romagna:

  • Per la raccolta dei funghi epigei spontanei occorre richiedere il rilascio di un tesserino di autorizzazione che potrà avere validità giornaliera, settimanale, mensile o semestrale e andrà utilizzato sul territorio in esso indicato. I tesserini si possono acquistare, al costo stabilito dagli enti presso le Comunità Montane, i Consorzi di gestione dei parchi, le Province nonchè, a seconda dei casi, presso i Comuni e gli esercizi pubblici convezionati. Il tesserino, accompagnato da un documento di identità, deve esser subito su richiesta del personale di vigilanza.
  •  La raccolta è consentita nei giorni di martedì, giovedì, sabato e domenica, nelle ore diurne, da un’ora prima della levata del sole e un’ora dopo il tramonto. L’attività può essere esercitata esclusivamente nei boschi e nei terreni non coltivati, purchè apposite tabelle non ne segnalino il divieto.
  • Ogni persona può raccogliere fino a 3 kg di funghi al giorno di cui non più di 1 kg di Ovuli buoni e 1 kg di Prugnoli.
  • Regole particolari sono stabilite per i residenti nelle zone montane e per i proprietari.
  • E’ vietata la raccolta di Amanita caesarea allo stato di ovulo chiuso, di esemplari di porcini ( Boletus edulis, B. pinicola, B. aereus, B. reticulatus) con un cappello di diametro inferiore a 3 cm e di Prugnolo (Calocybe gambisa) e Gallinaccio (Cantharellus cibarius) con cappello di diametro inferiore a 2 cm.
  • La raccolta va effettuata manualmente o mediante l’uso di un coltello evitando di strappare i funghi e, con essi, parte del micelio sotterraneo. E’ vietato utilizzare rastrelli, uncini o altri strumenti che possano danneggiare lo stato umifero del terreno.
  • I funghi raccolti vanno puliti sommariamente sul posto e conservati in appositi contenitori rigidi aerati in modo da evitare fenomeni di compressione e fermentazione e da consentire la disseminazione ulteriore delle spore. Va quindi assolutamente evitato l’utilizzo di sportine di plastica, carta e simile. > E’ vietato il danneggiamento intenzionale dei funghidi qualsiasi specie, che non vanno mai staccati per essere abbandonati sul territorio. ricordiamo che anche i funghi non commestibili svolgono importanti funzioni negli equilibri della natura.
  • A carico dei trasgressori sono previste sanzioni pecuniarie e, nei casi più gravi, il ritiro del tesserino.

***